Il trattamento con Amlodipina associato ad una minore incidenza di eventi ischemici nei pazienti con malattia coronarica
Nei pazienti con malattia coronarica, le terapie designate a prevenire gli eventi clinici non sono sempre associate a significative riduzioni nell’ostruzione coronarica, misurata all’angiografia coronarica quantitativa.
Ricercatori della Cleveland Clinic Foundation, negli Stati Uniti, hanno esaminato la relazione tra i parametri dell’angiografia coronarica quantitativa, le caratteristiche al basale e gli eventi clinici, in uno studio di ampie dimensioni sulla regressione della malattia coronarica con farmaci antipertensivi.
Nello studio CAMELOT ( Comparison of Amlodipine versus Emalapril to Limit Occurrences of Thrombosis ), i pazienti sono stati assegnati in modo random ad Amlodipina ( Norvasc ), Enalapril ( Enapren ) o placebo.
Il periodo osservazionale è stato di 24 mesi e l’end point era rappresentato da eventi ischemici maggiori.
I Ricercatori hanno analizzato i dati del sottostudio NORMALISE ( Norvasc for Regression of Manifest Atherosclerocis Lesions by Intravascular Sonographic Evaluation ).
Dei 431 pazienti partecipanti, 298 ( 99 con Amlodipina, 96 con Enalapril e 103 con placebo ) presentavano dati completi all’ultrasonografia intravascolare e all’angiografia.
Dopo 24 mesi, il cambiamento del diametro minimo del lume è stato, in media, di –0.02mm per l’Amlodipina, 0.03mm per Enalapril e –0.03mm per il placebo ( p = 0.40 ).
Gli eventi ischemici maggiori si sono presentati nel 20.2%, 24% e 25.2%, rispettivamente ( p = 0.68 ).
Non c’è stata nessuna significativa correlazione tra il cambiamento del diametro minimo del lume e l’età, il sesso, la terapia con statine o la pressione sanguigna sistolica al basale.
Il cambiamento del diametro minimo del lume non differiva nei pazienti con o senza eventi cardiovascolari, indipendentemente dal trattamento assegnato ( p = 0.54 ).
Solo l’entità della malattia coronarica era predittiva in modo indipendente di eventi ischemici.
Lo studio ha mostrato che, rispetto al placebo, il trattamento con Amlodipina è risultato associato ad un numero minore di eventi ischemici dopo 2 anni di terapia. I benefici clinici non sono tuttavia risultati correlati al miglioramento proporzionato delle dimensioni del lume arterioso. ( Xagena2006 )
Brener SJ et al, Am Heart J 2006; 152: 1059-1063
Cardio2006 Farma2006
Indietro
Altri articoli
Efficacia comparativa della tomografia computerizzata iniziale e dell'angiografia coronarica invasiva in donne e uomini con dolore toracico stabile e sospetta malattia coronarica
È stata valutata l'efficacia comparativa della tomografia computerizzata e dell'angiografia coronarica invasiva in donne e uomini con dolore toracico stabile...
Rischi a breve, medio e lungo termine di sindrome coronarica acuta in coorti di pazienti con artrite reumatoide che iniziano ad assumere farmaci antireumatici biologici modificanti la malattia
Sono state confrontate le incidenze a 1, 2 e 5 anni di sindrome coronarica acuta ( ACS ) nei pazienti...
Stent a rilascio di Everolimus o chirurgia di bypass per la malattia coronarica multivasale: esiti di follow-up estesi dello studio BEST
Gli esiti comparativi a lungo termine dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con stent a rilascio di Everolimus e...
Esiti a lungo termine nei pazienti con malattia coronarica stabile, trattati con Flecainide per fibrillazione atriale
I farmaci antiaritmici di classe 1C ( AAD ) sono stati associati a danno nei pazienti trattati per aritmie ventricolari...
Beneficio di mortalità per Rivaroxaban più Aspirina nei pazienti con malattia coronarica cronica o arteriopatia periferica
La combinazione di 2.5 mg di Rivaroxaban ( Xarelto ) due volte al giorno e 100 mg di Aspirina (...
Colchicina nei pazienti con malattia coronarica cronica in relazione a precedente sindrome coronarica acuta: studio LoDoCo2
La Colchicina riduce il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti dopo infarto del miocardio e nei pazienti con malattia coronarica...
Prevalenza della malattia coronarica e della disfunzione microvascolare coronarica nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata
La malattia coronarica ( CAD ) e la disfunzione microvascolare coronarica ( CMD ) possono contribuire alle caratteristiche fisiopatologiche dell’insufficienza...
Effetto di Evolocumab sulla malattia coronarica complessa che richiede rivascolarizzazione
È stata valutata la capacità dell'inibitore della proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 ( PCSK9 ) Evolocumab ( Repatha )...
Associazione di inibitori della fosfodiesterasi-5 rispetto ad Alprostadil con sopravvivenza negli uomini con malattia coronarica
Il trattamento con l'inibitore della fosfodiesterasi 5 ( PDE5i ) è associato a una riduzione della mortalità rispetto a nessun...
Effetto di esercizio fisico, Escitalopram o placebo sull'ansia nei pazienti con malattia coronarica: studio UNWIND
L'ansia è comune tra i pazienti con malattia coronarica ( CHD ) ed è associata a peggiori esiti di salute;...